Lo shopping? E' una scienza

Il negozio non è più solo un luogo in cui approvvigionarsi, ma è diventato un vero e proprio fornitore di esperienze.

Infatti, conta la multisensorialità, cioè la capacità di sollecitare i cinque sensi e rendere gradevole fare shopping alle persone.

Allestimenti estrosi, musiche, servizi accessori e perfino profumi liberati nell'aria, il tutto, per spingere il cliente all'acquisto.

Le vie pedonali sono l'ideale per la vendita di abiti e scarpe.

La vetrina deve essere sempre curata e rinnovata di frequente; in vetrina devono trovare spazio prodotti rappresentativi del negozio, così chi entra non trova sorprese.

Nella prima area meglio non mettere nulla di importante perché il cliente ha bisogno di un po' di tempo per abiturarsi al nuovo ambiente.

La migliore posizione da sfruttare? Quella a dieci passi dall'ingresso sulla destra.

La maggior parte dei clienti, infatti, ci mette dieci passi per ambientarsi.

Fondamentali sono la pulizia e la manutenzione.

No a specchi opachi, muri sporchi. Occhio in genere all'ordine.

Naturalmente, esiste un'eccezione: talvolta il disordine può essere sinonimo di buoni affari (pensiamo ai cestoni delle occasioni).

Le merci, poi, devono essere sistemate in modo da informare il cliente e indurlo all'acquisto. Un pò come se gli dicessero: "provami"!

Il negozio ideale è traversale, cioè quello che soddisfa le esigenze di qualsiasi tipo di cliente:

* il cliente che ha già le idee chiare quando entra;
* quello che lo esplora in lungo e largo;
* il cacciatore di affari e occasioni.

Quindi, indicazioni chiare per il primo, aree ricreative per il secondo e angolo delle occasioni per il terzo).

Secondo Newsweek il futuro dello shopping è nei "non negozi".

Per esempio, negli USA vanno forte gli Apple store: consulenza tecnica gratuita, possibilità di usare il computer per controllare la posta elettronica, commessi gentili e clima cordiale.

Risultato? Record di afflusso e fatturato.

La ricetta magica? Negozi in quartieri centrali e di moda, allestimenti firmati dai migliori designer, eliminazione dell'obbligo di comprare.

Niente male come idea!

Ricorda, infatti, che circa il 60% degli acquisti non vengono pianificati, ma sono il risultato dell'impulso del momento.

Giancarlo Fornei
Formatore Motivazionale, Scrittore & Mental Coach
"Il Coach delle Donne"

ps
pensa che ho preso spunto per scrivere questo post dopo aver ri-letto un vecchio articolo su Millionaire.





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