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Una bellissima vista panoramica dal Parco delle Alpi Apuane |
Da questa operazione, l'assessore al turismo di Carrara, Fabio Traversi, pensa di ricavare circa 180 mila euro in 3 anni.
Questo è il classico esempio di come gli amministratori pubblici non capiscano una mazza di marketing turistico, perché quello che ha fatto il comune di Carrara è esattamente l'opposto di quello che si dovrebbe fare.
Anziché incentivare il turismo, lo deprimono ancora di più con tasse, tasse, e ancora tasse.
A dir la verità, mi sembra un film in voga anche al governo, che anziché rilanciare l'economia, la deprime sempre di più.
A mio modesto avviso, introdurre un ticket per ogni pullman che vuole visitare le cave di Carrara, non soltanto non porterà nelle casse del comune quella somma preventivata, ma scoraggerà i turisti.
E, alla fine dei 3 anni, il comune avrà riscosso una miseria con l'unico effetto di ridurre il transito dei pullman turistici che vorranno visitare le cave.
Al tempo, l'ardua sentenza.
Ma perché sanno solo tassare e deprimere l'economia?
Non era molto più intelligente inserire una semplice clausola vincolante nella quale, tutti i pullman che volessero visitare le cave di marmo possono farlo, a patto che si impegnino anche a fermarsi in città per una visita guidata ai monumenti storici e artistici di Carrara (ve ne sono di bellissimi che andrebbero valorizzati) e degustare le tipicità culinarie carrarine?
Si sarebbe potuto fare una convenzione con i ristoratori della città e, a turno, far ospitare un pullman in ogni ristorante di Carrara.
Ma si sarebbe potuto anche sviluppare una sinergia con l'Accademia di Belle Arti, la Scuola del Marmo e i tanti atelier del marmo disseminati nella città, invitando i turisti che volessero visitare le cave in pullman, a visitare i nostri "gioielli" formativi e qualche atelier, dove il marmo viene lavorato e scolpito
Obbligando i turisti che volessero salire alle cave in pullman a visitare la città, e un percorso ben definito, ci sarebbe stata una inevitabile ricaduta economica sul territorio, a beneficio dell'intera collettività.
Bene, non ti faccio pagare alcun ticket (anzi, ti agevolo in tutti i modi, ti metto a disposizione anche una guida esperta), ma ti chiedo di fare un percorso guidato nella città ben definito, dove non ti obbligo a spendere per forza dei soldi, ma valorizzo tutta una serie di tipicità e valori aggiunti della città.
Immagina i benefici che ne potrebbero derivare, altro che far pagare un ticket...
Troppo semplice come idea?
Può darsi, ma si è preferito spremere i turisti come limoni, senza tenere conto che i limoni, a forza di essere spremuti, non danno più succo.
Giancarlo Fornei
Formatore Motivazionale, Scrittore & Mental Coach
Ex marketer dei servizi turistici
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