Una volta c’era il mercato di massa. Bastava avere un prodotto medio, con un prezzo medio, rivolgersi ad un consumatore medio e sparare nel mucchio e qualcosa, si colpiva sempre.
Con la sparizione del ceto medio sta sparendo anche questo mercato. Eppure, pochi imprenditori sembrano accorgersene. Continuano a creare prodotti e servizi medi. Con un prezzo medio, rivolto ad un consumatore medio. Scordati questo mercato, non esiste più!
Ma quand’è che apriranno gli occhi? Il mercato cambia e cambia anche il marketing necessario per rivolgersi ai nuovi potenziali consumatori. Per creare nuovi prodotti e servizi che siano in linea con le attese dei nuovi mercati.
Purtroppo, a non voler cambiare, restano i molti imprenditori (o pseudo tali) che aprono e chiudono imprese e attività commerciali dalla sera alla mattina. Semplicemente perché scoprono che per il prodotto servizio che vogliono vendere, non c’è più mercato.
Ma allora, la domanda giusta da porsi qual è?
Semplice: per i mercati che ci sono attualmente, quali prodotti e servizi posso creare e/o commercializzare in funzione delle mie potenzialità?
Questa, è la domanda che dovrebbero porsi tutti i nuovi (ed anche vecchi) imprenditori.
Ma se il mercato medio è sparito, allora cosa è rimasto?
I due estremi, quelli che io chiamo i mercati della Qualità e della Quantità. Mi dispiace affermarlo, ma chi aveva i soldi prima, ne ha sempre di più e chi non ne aveva, ne ha sempre di meno. E’ sparito dalla cartina geografica il consumatore medio, ma gli altri due, esistono ancora.
A questi due mercati bisogna rivolgersi. In Italia, anche se affermiamo che va sempre tutto male, esiste una buona fetta di persone che ha delle potenzialità di acquisto molto alte, altrimenti non si spiegherebbe il successo di settori del lusso come la nautica o delle auto di grossa cilindrata, come Mercedes, Lamborghini, Porsche e Ferrari.
L’imprenditore intelligente deve andare alla ricerca di prodotti e servizi sempre più di alta qualità, con un valore aggiunto molto forte. Se non è in grado di produrre o commercializzare “prodotti di lusso” per questo mercato, deve rivolgersi all’altro, quello che richiede prodotti a basso valore ma con un prezzo molto piccolo.
Se un imprenditore, dopo aver valutato seriamente quale struttura e capacità produttiva e di commercializzazione abbia, scegliesse uno di questi due mercati, è molto probabile che non soltanto sopravvivrebbe, ma forse, riuscirebbe anche a prosperare.
Fatti una bella domanda: a quale dei due mercati posso vendere qualcosa?
Ricorda, il mercato sta cambiando: niente più consumatori medi cui vendere prodotti medi. Bensì consumatori ricchi cui vendere prodotti di altissima qualità. Oppure consumatori poveri cui vendere prodotti a prezzi bassissimi.
Qual è il Tuo segmento di mercato? Lasciatemi un commento al post
Giancarlo Fornei
Formatore Motivazionale & Mental Coach
“Che aiuta le persone a raggiungere gli obiettivi in 5 passi”
Autore dell’ebook “I 12 Segreti del marketing turistico e dei servizi”.
Con la sparizione del ceto medio sta sparendo anche questo mercato. Eppure, pochi imprenditori sembrano accorgersene. Continuano a creare prodotti e servizi medi. Con un prezzo medio, rivolto ad un consumatore medio. Scordati questo mercato, non esiste più!
Ma quand’è che apriranno gli occhi? Il mercato cambia e cambia anche il marketing necessario per rivolgersi ai nuovi potenziali consumatori. Per creare nuovi prodotti e servizi che siano in linea con le attese dei nuovi mercati.
Purtroppo, a non voler cambiare, restano i molti imprenditori (o pseudo tali) che aprono e chiudono imprese e attività commerciali dalla sera alla mattina. Semplicemente perché scoprono che per il prodotto servizio che vogliono vendere, non c’è più mercato.
Ma allora, la domanda giusta da porsi qual è?
Semplice: per i mercati che ci sono attualmente, quali prodotti e servizi posso creare e/o commercializzare in funzione delle mie potenzialità?
Questa, è la domanda che dovrebbero porsi tutti i nuovi (ed anche vecchi) imprenditori.
Ma se il mercato medio è sparito, allora cosa è rimasto?
I due estremi, quelli che io chiamo i mercati della Qualità e della Quantità. Mi dispiace affermarlo, ma chi aveva i soldi prima, ne ha sempre di più e chi non ne aveva, ne ha sempre di meno. E’ sparito dalla cartina geografica il consumatore medio, ma gli altri due, esistono ancora.
A questi due mercati bisogna rivolgersi. In Italia, anche se affermiamo che va sempre tutto male, esiste una buona fetta di persone che ha delle potenzialità di acquisto molto alte, altrimenti non si spiegherebbe il successo di settori del lusso come la nautica o delle auto di grossa cilindrata, come Mercedes, Lamborghini, Porsche e Ferrari.
L’imprenditore intelligente deve andare alla ricerca di prodotti e servizi sempre più di alta qualità, con un valore aggiunto molto forte. Se non è in grado di produrre o commercializzare “prodotti di lusso” per questo mercato, deve rivolgersi all’altro, quello che richiede prodotti a basso valore ma con un prezzo molto piccolo.
Se un imprenditore, dopo aver valutato seriamente quale struttura e capacità produttiva e di commercializzazione abbia, scegliesse uno di questi due mercati, è molto probabile che non soltanto sopravvivrebbe, ma forse, riuscirebbe anche a prosperare.
Fatti una bella domanda: a quale dei due mercati posso vendere qualcosa?
Ricorda, il mercato sta cambiando: niente più consumatori medi cui vendere prodotti medi. Bensì consumatori ricchi cui vendere prodotti di altissima qualità. Oppure consumatori poveri cui vendere prodotti a prezzi bassissimi.
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Giancarlo Fornei
Formatore Motivazionale & Mental Coach
“Che aiuta le persone a raggiungere gli obiettivi in 5 passi”
Autore dell’ebook “I 12 Segreti del marketing turistico e dei servizi”.
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